Skip to main content
Bruma, Capriano del colle doc bianco superiore, e le nuove etichette dei vini di Tenuta La Vigna

Novità in cantina!

Tenuta la Vigna lancia un nuovo vino e si rifa il look!

Le nuove etichette puntano alla valorizzazione del territorio

Mercoledì 3 aprile ho avuto il piacere e l'onore di partecipare come ospite alla conferenza stampa organizzata dalla cantina Tenuta la Vigna di Capriano del Colle per presentare due grandi novità: l'uscita di un nuovo Capriano del colle doc bianco superiore, ottenuto da uve botritizzate, e le nuove etichette studiate per i vini di punta e tradizionali dell'azienda.

 

Durante la mattinata hanno preso la parola la titolare della cantina Anna Botti, il direttore commerciale e sommelier professionista Gianluca Goatelli, il direttore di Akomi Giordano Apostoli, il sindaco di Capriano del Colle Stefano Sala, il presidente dei Colli dei Longobardi Flavio Bonardi e la presidente del Consorzio del Montenetto Mariagrazia Marinelli.  

Si è avvertita una bellissima sinergia tra tutti i relatori, che esprime la forza di un progetto che intende fare crescere la singola cantina nella condivisa consapevolezza che una azienda vitivinicola è sempre radicata all'interno di un territorio e di un paesaggio che va valorizzato e preservato nella sua biodiversità. Ed è proprio questa importante integrazione tra la cantina e la zona di produzione che sta alla base dell'innovazione del look delle bottiglie a cura di Akomi, con delle etichette che esprimono in maniera immediata i valori che ciascun vino veicola insieme al suo gusto e ai suoi profumi.

L'abbinamento di ogni etichetta al vino di riferimento, ha spiegato Apostoli, è stato frutto di uno studio certosino dell'ambiente naturale che caratterizza il comune di Capriano del Colle e più in generale il territorio del Montenetto, un paesaggio ricco di vigneti, boschi, prati e corsi d'acqua, che soprattutto in primavera diviene zona di richiamo per le famiglie e gli sportivi che vogliano godersi una pedalata, una passeggiata o un pic nic immersi nel verde, su un colle che in alcuni punti offre una bellissima vista della città di Brescia. Questo "Montenetto da vivere" è al centro delle etichette dei vini tradizionali, il Torrazza e il Rubinera, i due Capriano del Colle doc bianco e rosso. Per quanto riguarda invece i vini di punta della cantina, l'attenzione si è spostata sulla biodiversità di questo ambiente naturale e per ogni vino è stato scelto un animale caratteristico della fauna locale, che condividesse delle qualità con i vitigni e lo stile che ogni bottiglia rappresenta.

Per raccontare il Lamettino, il Montebruciato e il neo uscito Bruma si sono scelti tre animali tipici delle zona. Come spiegato bene da Gianluca Goatelli, Bruma, il Capriano del colle doc bianco superiore, è rappresentato da un barbagianni avvolto nella nebbia lattile tipica delle prime ore dell'alba, mentre veglia su un terreno ricoperto di brina, che fa presagire la magia che la botrite, muffa nobile, sa creare sugli acini rendendo il vino ottenuto da queste uve ricco di note speziate. Il barbagianni, nei cui occhi si riflette la luce iridescente della luna e delle stelle, sembra invitare i vignaioli a vendemmiare, ricorda che la botrite è arrivata ed è giunto il momento per raccogliere i frutti del proprio lavoro. I grappoli ricoperti di questa muffa nobile vengono vendemmiati tardivamente, immediatamente vinificati e mantenuti in botti di acciaio per 12 mesi. Il vino così ottenuto viene poi trasferito in barriques usate di rovere francese da 225 litri e lasciato a riposare per altri 12 mesi. Dopo di che si procede all'imbottigliamento e l'affinamento dura altri 30 mesi. La prima annata uscita è la 2019 e presenta alla vista, come ci si aspetta da un vino che è stato più di 4 anni a maturare, delle tonalità gialle dorate intense, che vireranno verso l'ocra con l'invecchiamento. Il colore che domina sul bianco dell'etichetta richiama proprio le caratteristiche organolettiche del vino, i suoi colori e i suoi profumi. 

Il Montebruciato, Capriano del colle doc rosso riserva, vede come ambasciatrice una volpe dal manto aranciato, che ricorda il colore dell'argilla, il sottosuolo del Montenetto, che dona vini densi, compatti con colori molto fitti. Questo bellissimo animale protegge il suo piccolo: entrambi sono mimetizzati nella natura del colle e celebrano la bellezza dello stare insieme, del legame famigliare. Il Montebruciato è infatti, tra i vini di Tenuta la Vigna, quello pensato per le grandi tavolate conviviali, in cui si mangia e si beve insieme e i sapori sono valorizzati dalla gioia della condivisione.  

Ultimo, ma non per ordine di importanza, il Lamettino, Capriano del colle doc Marzemino, è il vino più territoriale del Montenetto, dato che è ottenuto da un vitigno autoctono. Il colore che contraddistingue la sua etichetta è il viola, che richiama la tinta scura degli acini di queste uve. L'ibis bianco che si rigenera e rinfresca nelle acque del Lamot, poco distante dalla cantina, è l'animale che si fa portavoce delle caratteristiche di questo vino leggero e di facile beva, godibile anche in estate se rinfrescato un pochino. 

Bisogna precisare che non è solo nel design, nella scelta dei colori e dei bellissimi disegni a cura di Chiara Bonomi che si esprimono i valori veicolati dai 5 vini presentati. La tutela dell'ambiente e il rispetto per la natura si riflettono anche nella selezione dei materiali e nel metodo di applicazione delle etichette utilizzato: infatti la carta è una Fedrigoni naturale totalmente ecologica, adesa alla bottiglia senza alcun utilizzo di plastiche. 

Il sindaco Stefano Sala, la presidente del consorzio del Montenetto Mariagrazia Marinelli e il presidente dei Colli dei Longobardi Flavio Bonardi hanno espresso in maniera partecipata e condivisa il loro apprezzamento per questo progetto di innovazione di immagine che rispecchia a pieno gli obiettivi che il comune di Capriano del Colle, il consorzio e le associazioni per la valorizzazione del territorio stanno cercando di perseguire, nell'intento di trasformare questa zona vocata alla coltivazione della vite un borgo enogastronomico conosciuto, apprezzato e stimato, grazie anche alla bontà dei suoi vini e dei suoi prodotti.  


Ti è piaciuto questo articolo?

Diffondilo grazie alla condivisione!