
Padernello: festività per tutti i gusti
Dicembre è un mese magico, carico di aspettative e voglia di condividere momenti di gioia in compagnia di chi amiamo. Molto spesso, durante questi giorni pieni di festività, non si considerano i luoghi a noi vicini come mete privilegiate per trascorrere qualche momento di relax e distensione. Io invece vi consiglio, se abitate nella Bassa Bresciana, terra di campi e duro lavoro, di non snobbare alcune realtà della zona, che possono rivelarsi delle vere chicche.
Padernello è un piccolo borgo, frazione di Borgo San Giacomo, che spicca nella Bassa Bresciana perché ha conservato nella sua fisionomia l’immagine delle sue origini, ossia l’aspetto di un borgo rurale, dove si coltivava il farro, Pagus Farraticanus, sorto verso la fine del 1300 intorno al suo bellissimo e austero castello, nelle cui sale aleggia, secondo la leggenda, il fantasma della Dama Bianca.
Il castello ed il borgo sono molto ben conservati grazie all’attività e all’impegno della Fondazione Castello di Padernello, nata con la volontà e il desiderio di rendere il maniero ed il borgo sorto e sviluppatosi intorno ad esso, centri di propulsione vitale per il recupero e la conservazione dell’arte e della storia e luoghi privilegiati per organizzare eventi ed iniziative che valorizzino l’identità locale, la singolarità della cultura della Bassa Bresciana.
Perché non approfittare del mese di dicembre e delle sue festività per visitare questa chicca del bresciano? Il Castello merita assolutamente una visita e fino al 23 dicembre ospita due mostre: una dedicata allo scultore bresciano Domenico Lusetti - si tratta di un’esposizione che conta più di cento opere tra grafica e scultura – ed una fotografica dal titolo Spettri di Luce, che espone gli scatti di Virginio Gilberti, che ha ritratto la mostra di Lusetti, dando vita a fotogrammi che narrano i rapporti tra gli interni e gli esterni, tra le sculture e le sale del Castello. Sarà come vedere una mostra nella mostra.
Gli amanti dei cibi coltivati e prodotti nel rispetto dei cicli della natura e della stagionalità apprezzeranno il fatto che la terza domenica di ogni mese le sale e la corte del Castello ospitano le delizie gastronomiche de I Mercati della terra, dove si promuove l’economia locale attraverso la vendita di prodotti coltivati e lavorati in modo consapevole ed ecosostenibile, secondo i tre principi fondanti della filosofia Slow Food: buono, pulito e giusto. Il tema del 2018 è “Ferma il cambiamento climatico”. Quest’anno la terza domenica di dicembre cade il giorno 16. Vale davvero la pena andarci.
Padernello è inoltre un borgo che ha fatto della gastronomia una vocazione. Ci sono infatti ben tre ristoranti dislocati tra le vie di questo suggestivo borgo. Ogni location ha un carattere unico e distintivo e potrebbe essere il set ideale per organizzare cene e pranzi aziendali per scambiarsi gli auguri con i colleghi o festeggiare momenti speciali. Inoltre ogni ristorante propone menu degustazione pensati ad hoc per le festività: il cenone della Vigilia, il pranzo del Santo Natale, la cena di Santo Stefano e ovviamente il cenone di San Silvestro. Oltre a ciò ogni oste ha ideato, insieme agli chef, menu specifici per valorizzare, in giorni diversi della settimana, le differenti e varie proposte gastronomiche.
Come scegliere? Io li proverei tutti perché ciascuno ha quel quid che lo rende unico.
Se prediligete il pesce, senza dubbio il ristorante che più potrà soddisfare le vostre esigenze è Cascina La Bianca, che propone menu di mare e di terra, con grande attenzione alla scelta delle materie prime e degli accostamenti di sapori. La Bianca vanta un bellissimo locale ottenuto dalla ristrutturazione di una vecchia stalla, di cui conserva ancora la fisionomia essenziale.
Se invece amate il rustico-chic e i piatti della cucina tipica bresciana, rivisitati in chiave più leggera, con metodi di cottura innovativa e prodotti rigorosamente stagionali e il più possibile a kilometro zero, sicuramente dovete provare la cucina della Locanda del Vegnot, che sorge dove in passato c’era una piccola vigna, da cui prende il nome.
Chi adora le osterie, quelle in cui ti propongono una cucina schietta e sincera, genuina e ruspante, con porzioni abbondanti e piatti tradizionali secondo la ricetta della nonna, non potrà non apprezzare, per l’ambiente e il buon cibo, L’Osteria Aquila Rossa, il locale storico di Padernello, a due passi dal Castello. Qui il clima è conviviale e senza pretese: “pane al pane, vino al vino”.
La specialità gastronomica che mette tutti d’accordo e proposta in tutti e tre i punti di ristoro di Padernello è la Torta Fritta, o gnocco fritto, declinata da ciascuno secondo la propria personale rivisitazione della ricetta originale piacentina e proposta con abbinamenti leggermente diversi. Ogni ristorante offre infatti il Menu Torta Fritta in serate diverse della settimana: la domenica è il turno dell’Osteria Aquila Rossa, il lunedì è la volta della Locanda del Vegnot e il mercoledì e il giovedì di Cascina La Bianca.
Direi che vale la pena visitare questo borgo e concedersi una esperienza culinaria tra i sapori tipici della Bassa Bresciana.
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