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Salumieri, gastronomi e macellai di alto livello

Cucchi 1984

Storia di una passione trasmessa per generazioni

In Piazza Risorgimento 11, nel cuore di Castrezzato, proprio di fronte al Municipio, c’è una graziosissima bottega che invita ad entrare per la festosità dei suoi colori e per la cura con cui sono allestite le due vetrine che affiancano l’ingresso. L’insegna di sfondo verde con scritte beige in un bel font informa che si tratta della Salumeria, Gastronomia e Macelleria della Famiglia Cucchi. Informa inoltre che i salumi sono di produzione propria, che le carni macellate sono selezionate e garantite e che i prodotti gastronomici sono freschi e genuini. C’è anche un reparto Ortofrutta, Panetteria e Alimentari. Spicca inoltre l’anno di inaugurazione: 1984

Attratta dall’invitante aspetto del negozio entro per acquistare qualcosa. Si nota subito, entrando, che si respira l’entusiasmo di chi ogni giorno svolge il suo lavoro con passione e meticolosità, che il cliente in questa bottega di paese ha un ruolo fondamentale, che viene consigliato e coccolato, che ciascuno è servito con cura e attenzione. Io sono con il mio compagno e mio figlio e faccio una piccola spesa. Ci serve Luigi Cucchi, fondatore insieme alla moglie Siriana, dell’attività. Gli spiego che sono di Orzinuovi e che sono venuta apposta nel suo negozio perché ho letto il nome della macelleria nell’elenco dei fornitori di carne della Trattoria Locanda del Vegnot a Padernello, dove mangio sempre benissimo e trovo carni ottime. Luigi si mostra subito felice del fatto che io sia andata nella sua bottega con grandi aspettative e mi dona 4 salamine fresche, suo cavallo di battaglia. Gli chiedo se posso fare loro una breve intervista, dato che ho visitato la loro pagina facebook e ho notato quanto il figlio Alberto sia orgoglioso del modo in cui lavorano in famiglia e vorrei scrivere un pezzo su di loro. Accettano immediatamente con grande slancio. Ci accordiamo per un incontro pomeridiano.

Mi accoglie con grande affabilità e cortesia il figlio Alberto, che mi accompagna in ufficio, dove mi attendono anche papà Luigi e Mamma Siriana, con un grande album fotografico tra le mani. Sono tutti molto ordinati nelle loro divise, con l’aspetto fiero di chi con il grembiule ci è nato. Chiedo loro di raccontarmi la storia della loro attività per condividerla con voi lettori.

Siriana è figlia di genitori che dal cremonese si sono trasferiti nel bresciano per aprirvi una Trattoria. Quella dei suoceri di Luigi è quindi la prima generazione di persone impegnate nel settore alimentare. Purtroppo non conoscono esattamente la data di avvio dell’attività, ma già nel 1963, con ogni probabilità, la mamma di Siriana apre una drogheria a Castrezzato, una di quelle botteghe di una volta che erano il punto di riferimento per la comunità negli anni Sessanta e fino agli anni Ottanta. Mentre la moglie gestiva la drogheria, il padre di Siriana si spostava come ambulante nelle cascine della zona e come seconda attività faceva il norcino. Sarà lui ad insegnare al genero l’arte della preparazione dei salumi e degli insaccati. Quando Luigi e Siriana si sposano lei è insegnante, ma i novelli sposi vorrebbero poter lavorare insieme, per condividere le fatiche e le gioie di tutti i giorni. Luigi decide quindi di rilevare l’attività dei suoceri, nel 1984 per l’appunto, come evidenziato nell’insegna, dandogli il proprio nome e una nuova linea direttiva, puntando sul settore salumeria e gastronomia e con le idee ben chiare su come gestire la cucina: mantenere vive le ricette tradizionali, il gusto e i sapori di una volta, puntando soprattutto su ingredienti semplici e genuini che esaltino l’eccelsa qualità di una materia prima selezionata e su cui non lesina mai. Per ben dieci anni Luigi e Siriana lavorano ogni giorno in un locale in via Torri, dove in cento metri quadri hanno sia la bottega che i due laboratori, uno adibito all’insacco dei salumi e uno apposito per la preparazione dei prodotti gastronomici. Quella prima sede è come “una chiesetta piccola, ma con tanti santi” per utilizzare le parole di Luigi. I clienti tornano sempre e con entusiasmo e il lavoro non manca, anzi, c’è da farsi in quattro per riuscire a gestire il tutto. Ecco che allora Luigi e Siriana iniziano a cercare un locale più grande, una struttura più adeguata alle nuove esigenze e al nuovo cambiamento dei tempi e si trasferiscono, a metà degli anni Novanta, nella sede attuale, anche se inizialmente non è grande come si presenta oggi.</>

L’aspetto e le dimensioni odierne della bottega con il market sono frutto della ristrutturazione del negozio nel 2012, quando entra nell’attività il primogenito, Alberto, carico di entusiasmo, passione e voglia di fare e con tutte le idee e lo spirito di innovazione di un ventenne che sa già esattamente quello che vuole. Nonostante il diploma brillantemente conseguito come odontotecnico, non può tradire il suo desiderio: ampliare l’attività di famiglia inserendo la macelleria. Da questo momento inizia un nuovo capitolo nella storia della Famiglia Cucchi: da due diventano tre, ciascuno con competenze specifiche, che si integrano e si compensano. Papà Luigi è il responsabile del reparto salumeria e gastronomia, meticoloso ed instancabile. Mamma Siriana, col suo sorriso dolce e accogliente e la pazienza tipica delle donne dalla tempra dura si occupa soprattutto di curare l'aspetto del negozio e delle vetrine, che sa allestire con la maestria di chi è nato per fare questo lavoro. Il suo fine tocco femminile riecheggia in tutto il negozio. E Alberto con fierezza ed orgoglio gestisce il reparto macelleria, di cui cura ogni fase, dalla frollatura, al taglio, alla marinatura, alla vendita. Mi spiega che è proprio il momento della vendita, quando sta dietro il bancone e sa di poter consigliare con sicurezza ed entusiasmo i suoi prodotti ai clienti quello che predilige e che più lo gratifica. Prima di entrare a tutti gli effetti a far parte dell’impresa familiare ha lavorato per ben due anni fuori sede, nelle principali macellerie, per apprendere l’arte di un mestiere artigianale di cui non tutti vogliono svelare i segreti. Ha imparato quanto sia importante avere carni di animali che vivono bene, senza stress e alimentati con cibi sani a km zero. Ecco perché ha scelto con cura di macellare bestie che vengono cresciute in aziende della zona, a Montichiari e a Lonato e facenti parte del Conzorzio Lombardo Produttori di Carne Bovina, che ha un disciplinare molto rigido, in modo da garantire il rispetto di valori importanti per il benessere animale come la filiera corta. Per scegliere le aziende Alberto si è recato personalmente in loco per visitare le stalle e assicurarsi che gli animali venissero trattati e nutriti in modo sano e genuino, senza stress e con amore e passione. Consapevole e forte della sua serietà ed eticità mi ha mostrato senza problemi i laboratori e le celle, la carne messa a frollare, il reparto gastronomia e persino l’orto degli aromi. «So come lavoro, nel rispetto dei principi della genuinità e della freschezza, per cui non ho nulla da nascondere. Anzi, mi piace aprire le porte delle quinte del mio negozio». Direi che questa cosa gli fa onore e per me è stato piacevole visitare le stanze in cui si prepara ciò che poi vedo esposto nel bancone.

Che dire di più? Ho assaggiato alcuni dei loro prodotti, tra cui una straordinaria tartare di Scottona, che era una sinfonia di sapori armoniosamente accordati. La bresaola, marinata secondo una ricetta speciale e massaggiata ogni sera, un delicatissimo vitello tonnato, il salame e le salamine di papà Luigi. Non vedo l’ora di assaggiare le altre loro proposte e invito tutti voi a fare un giro in questo negozio dove la qualità la fa da padrona e i prezzi sono calmierati, perché come mi spiegano, ci tengono a garantire un adeguato rapporto qualità-prezzo a favore del cliente, filosofia che hanno mantenuto anche nei momenti più duri per il mercato. Vi assicuro che ne verrà la pena, anche solo per ammirare le vetrine e gli allestimenti di mamma Siriana.

 


Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta della felicità sulla terra. 
Primo Levi

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